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Il libro ripercorre i fatti salienti dell'azione di Dario Mengozzi, la cui vita e le cui scelte possono essere considerate emblematiche del modo di intendere e professare la propria fede e testimoniare i suoi valori da parte di quella generazione di cattolici che è stata protagonista, nella seconda metà del secolo scorso, del progetto di sviluppo sociale ed economico del Paese, con uno specifico laboratorio costituito dall'Emilia Romagna ed in particolare, per quanto qui interessa, da Modena. Nel partito, in Parlamento, in Consiglio Comunale, nelle Camere di Commercio e nel movimento cooperativo Dario Mengozzi ha esercitato con continuità e coerenza la sua passione per "fare politica" (con la "P" maiuscola), con spirito di servizio per la comunità di riferimento, per quel disegno autenticamente riformista in economia e nella società, promosso dal cosiddetto "cattolicesimo democratico", che "guardasse lontano" e non solo alla riforma di qualche istituzione. È un progetto che ha camminato, con un sano e onesto pragmatismo, sulle gambe degli uomini senza velleità rivoluzionarie, dogmi preconcetti e modelli dottrinari astratti costruiti a tavolino e che è ricostruibile "a posteriori" attraverso la storia dei movimenti cui i cattolici hanno dato vita e le vite dei loro dirigenti, uomini, appunto, come Dario Mengozzi. Nel suo caso sono stati quasi settant'anni di militanza "pubblica" appassionata e instancabile in cui la dimensione personale degli affetti famigliari ed amicali - evidenziata anche dalle molte testimonianze raccolte - non è stata sacrificata, ma piuttosto ha sempre rappresentato un solido e permanente ancoraggio ed un'oasi di ristoro nei momenti difficili. Il costante "faro" di riferimento è stato costituito da una visione complessiva dello sviluppo umano e sociale finalizzata all'obiettivo costante di tutte le iniziative dei cosiddetti "cattolici democratici", quello, cioè, di non fare semplice opera di soccorso, ma di contribuire a costruire una nuova realtà politica, sociale, economica ed etica in cui fosse possibile via via superare l'indigenza e riconquistare una nuova dignità del vivere per ogni uomo e donna seriamente ed individualmente impegnati in proposito. L'obiettivo di questa pubblicazione non è, quindi, certo agiografico, ma piuttosto quello di ricostruire esperienze e percorsi nei quali le "vecchie" generazioni possano riconoscersi, seppure "a posteriori", e per quelle "nuove" sia possibile attingere - mutatis mutandis (...la storia è pur sempre maestra di vita) - per l'impegno e le scelte che oggi intendano assumere per un proprio progetto, eticamente orientato, di costruzione di una società e di un'economia più eque e solidali.